La stazione di I1EPJ
L'Audio Matrix PX8000


Qualche tempo fa, su un noto negozio di surplus presente su Ebay, è stato messo all'asta l'apparato in questione, mostrato nelle foto in basso. Scusate la scarsa qualità dell'immagine, ma non è facile, almeno con le scarse attrezzature a disposizione e con l'ancora più scarsa abilità fotografica del Beppe, fotografare bene un apparato di color nero su cui sono per giunta montati otto LED blu ad alta luminosità. Questo apparato evidentemente non lo voleva proprio nessuno, perché l'unica offerta fatta dal Beppe, tanto per provare e senza più curarsene, è risultata, in modo del tutto inaspettato, quella vincente, per cui tale apparato, assolutamente nuovo, mai usato, in imballo originale, completo di manuale e connettori, è arrivato nella stazione di I1EPJ per una cinquantina di euro o giù di lì. Per chi non dovesse avere la più pallida idea di cosa sia un mixer a matrice, si tratta di un mixer audio dotato di N ingressi e M uscite. Ciascuna delle M uscite può essere collegata, a scelta, ad uno qualsiasi degli N ingressi. Il suo uso normale è in alberghi (o altri luoghi pubblici), dove serve per distribuire i segnali audio, compreso eventualmente quello di un microfono, per cui è presente un ingresso dedicato, ai vari piani (o più in generale alle varie zone, infatti i canali di uscita sull'apparato sono marcati genericamente "ZONE 1", "ZONE 2", e così via), potendo così, ad esempio, diffondere un annuncio su un piano mentre sugli altri viene diffusa una più o meno piacevole musichetta di sottofondo. Il PX8000 è un mixer a matrice 8x8, vale a dire che ci sono 8 uscite, ognuna delle quali può essere collegata ad uno qualsiasi degli 8 ingressi.

A cosa accidenti può servire un ciospo del genere in una stazione radio? Beh, serve a qualcosa solo se si hanno più ricevitori e si vuole inviare, a scelta, il segnale ricevuto da uno qualsiasi di essi verso un altro apparato, ad esempio un PC, un demodulatore per RTTY, un amplificatore audio migliore di quello incorporato nel ricevitore stesso, e così via. Nella stazione del Beppe agli ingressi sono collegati tutti i ricevitori dotati di un'uscita audio a 600 ohm, cioè i due Telefunken, il Racal RA1792, i due EKD500, il Sintra XRA100 e l'Harris RF550, lasciando un ingresso ancora disponibile, per eventualmente collegarci anche il Teletron TE704C F/FS, casomai il Beppe dovesse reputare utile farlo, o qualche altro ricevitore che dovesse eventualmente arrivare in futuro. Dopo aver scoperto l'esistenza di ITTY, di cui si è parlato qui, a tale ingresso è stata collegata l'uscita audio del PC di stazione, potendo così inviare il segnale in arrivo ai vari demodulatori. Delle otto uscite ne sono state sinora utilizzate solo tre, una che va alla scheda audio del PC di stazione, permettendo di decodificare RTTY, FAX ed altri modi digitali da uno qualsiasi dei ricevitori presenti, un'altra ai demodulatori RTTY presenti in stazione (il Dovetron MPC-1000CR-II e a uno dei due riuniti in un unico contenitore descritti qui) ed una terza, appunto, ad una coppia di altoparlanti amplificati da PC, poi sostituiti col Motorola Mostar HSN1000A. Per la verità il PX8000 incorpora già un amplificatore audio (che rappresenta il nono canale di uscita, che fa capo ai comandi presenti a sinistra di quelli delle otto zone), collegabile ad uno qualsiasi degli ingressi, ma che, essendo pensato unicamente per scopi di monitoraggio, è dotato di un altoparlante microscopico e di qualità peggiore di quelli di molti ricevitori (soprattutto in CW, dove a certe frequenze presenta delle spiacevolissime risonanze meccaniche), il che è tutto dire.


Foto 1. L'Audio Matrix PX8000 in funzione. Al Beppe piacerebbe tanto sapere chi ha deciso di metterci sopra quei malefici LED blu ad alta luminosità per indicare la presenza del segnale sui vari canali e poter costringerlo a guardarli tutti accesi per una mezzoretta. Passando ad altro, i numeri mostrati dai display a 7 segmenti di color rosso presenti in testa ad ogni canale di uscita indicano appunto a quale canale d'ingresso quel canale d'uscita è collegato. Il pulsante sottostante a ciascun display permette di selezionare il canale d'ingresso desiderato. Sulla destra è stata incollata un'etichetta che indica a quale ricevitore corrisponde ciascun numero, mentre sopra ad ogni canale d'uscita utilizzato (per ora, i primi due e l'ultimo) è stata appiccicata un'altra etichetta che indica qual è l'apparato di destinazione.

Foto 2. Il pannello frontale del PX8000, fotografato (però coi malefici LED blu spenti...) da qualcuno in possesso di idonea attrezzatura e che sapeva far fotografie.

Foto 3. Idem come a sinistra per il pannello posteriore, dove sono allocati i connettori dei vari canali d'ingresso e d'uscita. I canali d'ingresso (quelli marcati BGM1...BGM8, che dovrebbe significare «BackGround Music») sembrerebbero stereo, ma così non è in quanto internamente i due canali vengono sommati producendo un equivalente segnale mono.

Foto 4.


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