La stazione di I1EPJ
Commutatore 6 decoder <--> T2CN + TG9/200 + terminale video


Questa è un'autocostruzione molto più recente, realizzata all'interno del contenitore in cui in precedenza era ospitato uno dei decoder (quello A), resasi necessaria dopo aver acquistato l'adattatore RTTY FST72 del TE704C F/FS ed il primo ricevitore RFT EKD500, che incorpora il proprio decoder RTTY.

Si tratta di un semplice commutatore (semplice almeno come concetto, la realizzazione pratica lo è decisamente meno...) che consente di scegliere quale tra le cinque linee d'ingresso viene collegata al relè di macchina della T2CN e quali tra relè di macchina stesso, tastiera e lettore di nastro perforato sono inseriti nel loop di macchina, tenendo inoltre sotto controllo, mediante il milliamperometro visibile, la corrente in esso. In tale apparato è inoltre contenuta un'interfaccia optoisolata con uscita a livello TTL per pilotare il terminale video, consentendo allo stesso di visualizzare i dati provenienti da una qualsiasi delle sorgenti citate sopra ed un loop di macchina interno a 40mA, per consentire il funzionamento in locale di T2CN, T2TA e terminale video senza la necessità di accendere il demodulatore.

Le cinque linee di ingresso disponibili sono tutte utilizzate (avrei dovuto prevederne di più...): la prima è collegata, come detto, al doppio decoder di cui sopra, la seconda allo FST72 (adattatore RTTY originale del ricevitore TE704C F/FS), la terza verso uno degli EKD500, la quarta all'ultimo arrivato, cioè il decoder Dovetron MPC-1000CR-II e la quinta verso il loop di macchina interno.

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Dopo l'arrivo della seconda telescrivente (la TG9/200), per non parlare del secondo EKD500, il cui demodulatore RTTY risultava non collegato a nulla, era diventato d'obbligo rimaneggiare la scatola di commutazione per aggiungere un'altra uscita per la nuova (nel senso di ultima arrivata...) telescrivente e, cogliendo l'occasione, anche una sesta linea di ingresso per il secondo EKD500 (o, meglio ancora, sempre di trovare il relativo connettore, per l'EZ100, così si potrebbe provare la ricezione in diversity coi due EKD500 collegati all'EZ100), cosa che richiedeva solo l'aggiunta di una nuova presa jack e di qualche filatura e lo spostamento nella posizione 6 dei collegamenti verso il loop di macchina interno, in quanto il commutatore degli ingressi era già a sei posizioni, delle quali solo cinque utilizzate. Dopo aver ripreso in mano lo schema elettrico originale lo si è opportunamente modificato aggiungendo due altre prese jack, un ulteriore commutatore 4 vie/3 posizioni ed i relativi collegamenti. Dopo un periodo di impazzimento per venire a capo del piatto di spaghetti cui somigliava lo schema, si è arrivati a quest'altro piatto di spaghetti che dovrebbe essere lo schema della versione 2 della scatola di commutazione in questione. Già che si stava a far modifiche, si è pensato un pochino anche al lato estetico dello schema, sostituendo alcuni simboli generici con quelli specifici (jack stereo e connettori RCA) e raddrizzando/posizionando meglio alcune scritte. Chi si chiedesse perché mai l'accoppiatore ottico usato sia bipolare, la ragione è semplicemente che il tutto è stato costruito usando sin dove possibile i materiali di cui il Beppe era già in possesso, usciti dal famoso cassetto dei miracoli, e lì dentro c'era solo quello. Lo stesso discorso vale per lo zoccolo su cui tale accoppiatore è montato: di zoccoli a sei o a otto piedini non ce n'erano più.

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Dopo aver fatto le modifiche relative all'aggiunta della seconda telescrivente di cui sopra, il Beppe ha notato che a causa della limitata tensione che alimenta il loop interno (una cinquantina di volt), quando si mettevano in serie le due telescriventi la corrente fornita scendeva in modo percettibile, segno che quello che avrebbe dovuto essere un generatore di corrente non era propriamente tale. Quindi, al posto di un semplice resistore, che per comportarsi in modo da simulare un decente generatore di corrente richiede di essere alimentato con una tensione parecchio più alta di quella disponibile, ha pensato bene di inserire un vero generatore di corrente, per quanto realizzato in economia con un transistore, uno zener e altra componentaglia assortita (papocchia2). Qui è possibile vedere lo schema di tale versione del commutatore e nella foto 4 lo stesso durante il collaudo/cottura del nuovo circuito aggiunto. Successivamente, colto dal solito attacco di paranoia elettrotecnica, ha anche aggiunto all'uscita del generatore di corrente in questione un fusibile da circuito stampato da 200 mA di cui si è ricordato avere alcuni esemplari nel cassetto dei miracoli "Fusibili". La corrente di intervento è alquanto più alta dei 60..100 mA che sarebbero stati consigliabili, ma quello era disponibile.


Foto 1. La versione 2 della scatola di commutazione sul posto di lavoro. Si nota sul pannello frontale la presenza del nuovo commutatore TTY 1/2/3. Poichè 3=1+2, la terza posizione corrisponde ad avere pilotate dal demodulatore selezionato entrambe le telescriventi. Le tre grosse viti cromate presenti sul pannello frontale servono solo a coprire tre fori che c'erano già e non più usati dando l'aria di svolgere chissà quale importantissima funzione.

Foto 2. Il pannello posteriore della scatola di commutazione, con una distesa sconfinata di prese jack stereo da 6,3 mm e due prese RCA per le uscite a livello TTL, normale e negata.

Foto 3. La scatola di commutazione durante i papocch... ehm no, le modifiche. Sono state aggiunte due nuove prese jack sul pannello posteriore, si è montato sul pannello frontale un ulteriore commutatore 4 vie/3 posizioni e si sono iniziate le modifiche/aggiunte al cablaggio.

Foto 4. Il commutatore durante la fase di collaudo/cottura del generatore di corrente inserito nel loop interno al posto del semplice resistore utilizzato in precedenza. Il generatore di corrente è la basettina millefori col dissipatore posta a sinistra del modulo alimentatore. Su di essa non è ancora presente il fusibile da circuito stampato da 200 mA che è stato aggiunto in seguito.


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